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Tono di voce: cos’è e come costruirlo con personalità

Facciamo un gioco: se chiedessi a dieci di voi di leggere l’inizio di questo blogpost ad alta voce, come pronuncereste ogni frase? Sono sicura che, a seconda di chi legge, il risultato cambia: tu potresti mettere l’accento su alcune parole e tu – sì, tu che ti nascondi lì dietro – usare meglio le pause per enfatizzare un particolare passaggio.

Queste variazioni, che non dipendono solo dalle parole che ho scelto, hanno a che fare col tono di voce.

Cos’è il tono di voce

In comunicazione il tono di voce si riferisce al messaggio che chi legge percepisce attraverso la scrittura. Il tono di voce è come un termometro, può essere più accogliente o più distaccato, può variare da formale a informale, da serio a giocoso, da professionale a amichevole, e via dicendo.

Per i brand, il tono di voce rappresenta una parte fondamentale della loro identità. È come un’impronta digitale che rende riconoscibile un marchio, aiutando a costruire una connessione emotiva con il proprio pubblico. Un tono di voce coerente può fare la differenza tra un brand assolutamente dimenticabile e uno che risuona nella mente dei consumatori.

Come dice la stessa espressione, il tono di voce è composto da due elementi.

  1. Voce: l’essenza del brand, la sua personalità che rimane costante nel tempo e rappresenta le fondamenta su cui si costruisce ogni forma di comunicazione. Quando pensiamo alla voce di un brand, ci riferiamo ai tratti caratteristici che lo rendono riconoscibile, indipendentemente dal contesto. Per esempio, la voce di un’azienda come Apple potrebbe essere descritta come innovativa, elegante e diretta. Questi attributi riflettono la personalità e visione del brand, che tendono a evolvere meno negli anni..
  2. Tono: l’adattamento al contesto. Mentre la voce rimane la stessa (o almeno così dovrebbe essere), il tono può variare a seconda della situazione, del canale che si sta usando, dell’obiettivo comunicativo. Il tono si riferisce all’atteggiamento o all’umore che si vuole trasmettere in un determinato messaggio. Riprendendo l’esempio di Apple, mentre la voce rimane costante nei tratti di innovazione, eleganza e semplicità, il tono potrebbe variare a seconda della campagna pubblicitaria o del prodotto in questione. Uno spot per l’iPhone potrebbe avere un tono entusiasta e dinamico, mentre uno per il MacBook Pro potrebbe adottare un tono più professionale.

Distinguere tra tono e voce è fondamentale per garantire una comunicazione coerente ed efficace. La voce rappresenta l’anima e la personalità di un brand, mentre il tono permette di adattare la comunicazione a contesti differenti senza perdere l’essenza del marchio.

Il tono di voce per intrecciare relazioni

Il tono di voce non è solo una caratteristica superficiale della comunicazione; è un potente strumento che influenza la percezione del marchio e aiuta a costruire relazioni forti col pubblico di riferimento. Un tono di voce che funziona aiuta a:

  1. costruire un’identità di marca coerente. Ogni brand ha una storia da raccontare, e il tono di voce è uno dei modi più efficaci per narrarla. Un tono di voce coerente contribuisce a costruire un’immagine solida e riconoscibile. Quando un brand parla con lo stesso tono su tutti i canali, il pubblico sa cosa aspettarsi e inizia a fidarsi di più.
  2. creare connessioni emotive con le persone. La scelta di un tono di voce non è puramente estetica; ha profonde implicazioni emotive. Un tono amichevole e accessibile può far sentire il cliente accolto, mentre un tono esperto e professionale può trasmettere affidabilità. Il tono giusto evoca sentimenti, risveglia emozioni e stabilisce un legame duraturo tra il brand e il cliente.
  3. differenziarsi dalla concorrenza. In un mercato sovraffollato, ogni brand cerca di emergere e distinguersi. Il tono è il come del brand, quel tratto che lo rende unico e inimitabile.
  4. guidare le decisioni di chi compra. Il tono di voce stimola le decisioni d’acquisto: se una persona si identifica nel brand condividendone i valori e sentimenti, è più probabile che scelga i suoi prodotti o servizi. 
  5. facilitare le comunicazioni difficili. Non tutto quello che scriviamo è positivo, capita di dover rispondere a una critica o trasmettere un messaggio che sappiamo potrà non piacere a chi legge. Il tono di voce ci viene in aiuto: se ben definito può aiutare a trasmettere messaggi difficili con empatia e chiarezza, mantenendo la relazione di fiducia.

Esempi di tono di voce famosi

Conoscere la teoria che c’è dietro al tono di voce è utile, ma analizzare esempi concreti ci aiuta a vedere come questo concetto si traduce nella pratica. Esaminiamo come tre marchi noti, Nen Energia, IBM e Ceres, usano il tono di voce per comunicare con il loro pubblico.

1. Nen Energia

Caratteristiche del tono di voce: semplice, diretto, cristallino.

In un settore come quello dell’energia, dove molti competitor tendono a complicare i messaggi con terminologia tecnica difficile da capire, Nen Energia si distingue per la sua comunicazione chiara e senza fronzoli. La sua strategia comunicativa punta dritto al cuore del messaggio, eliminando ogni possibile ambiguità. Questo non solo facilita la comprensione da parte dei consumatori, ma trasmette anche un senso di trasparenza e onestà.

Oltre a ciò, Nen Energia, essendo nel settore dell’energia rinnovabile, adotta un tono che sottolinea l’innovazione e la sostenibilità con contenuti positivi che enfatizzano la promessa di un futuro più verde e sostenibile

2. IBM

Caratteristiche del tono di voce: professionale, autorevole, esperto.

IBM, con una lunga storia nell’industria tecnologica, sceglie un tono di voce che riflette la sua reputazione importante. I contenuti sono spesso diretti, chiari e autorevoli, evidenziando esperienza e affidabilità. Non c’è spazio per frivolezze; quando IBM parla, lo fa con sicurezza, dando al pubblico fiducia nelle loro soluzioni tecnologiche.

3. Ceres

Caratteristiche del tono di voce: ironico, allegro, vivace.

Ceres ha adottato un tono di voce che incarna l’ironia e l’allegria. Nelle loro campagne pubblicitarie e nelle comunicazioni, Ceres gioca spesso con le parole, utilizza doppi sensi e humor leggero per intrattenere e coinvolgere il pubblico. Questo approccio ironico non solo rende il brand memorabile, ma trasmette anche un senso di spensieratezza, invitandoli a non prendere la vita troppo sul serio e a godersi i momenti di relax con una birra Ceres in mano. La loro comunicazione, spesso punteggiata da battute e toni giocosi, rispecchia la visione del brand: celebrare la vita, l’amicizia e i buoni momenti.

Veniamo a te: il tono di voce per il tuo progetto

Se sei un brand piccolino e non hai le possibilità di affidare la creazione del tuo tono di voce a chi si occupa di identità verbale, puoi provarci in autonomia, riflettendo su questi punti.

  1. Pubblico e aspettative. Per essere coerente con i messaggi che trasmetti, parti con un’analisi delle persone a cui ti rivolgi, provando a creare un identikit e a metterlo in relazione con la mappa dell’empatia, che ti aiuta invece a capire paure e sentimenti di chi vuoi raggiungere. Mettiti in ascolto
  2. Missione, visione e valori. Se abbiamo detto che il tono di voce veicola la personalità di un brand, un altro aspetto su cui lavorare è tutto ciò che ha a che fare con domande come: cosa vuoi realizzare con il tuo lavoro? dove vuoi che sia il tuo brand domani e come può ispirare il mondo? in cosa credi e cosa non sopporti e non ti va giù?
  3. Test, test e ancora test. Un buon modo per raffinare la propria comunicazione è fare delle prove e capire quale tono di voce usato è coerente con il tuo messaggio e risuona con il tuo pubblico. Se scopri che un certo tono non funziona come previsto, non esitare a modificare e adattare. Il tono di voce non è statico; può e deve evolversi con il tempo e le tue esigenze.

Il valore delle parole nel tono di voce

Abbiamo visto che il tono di voce è il riflesso dei valori, della mission e della vision di un brand – piccolo o grande che sia – tradotto in parole. Il tono di voce si declina in ogni ambito comunicativo, dalla risposta a un e-mail al testo di una sales page, dal contenuto di un articolo per il blog a un post su LinkedIn. Ogni frase, ogni vocabolo scelto, uno dopo l’altro, devono fondersi in perfetta armonia ed essere coerenti con il tono di voce stabilito.Per questo quando scrivo i testi di un sito, mi assicuro di creare messaggi che risuonano nel pubblico di riferimento e che rispecchiano davvero l’identità del brand. Perché solo con una voce chiara e riconoscibile in ogni contesto è possibile distinguersi e tirare fuori la propria essenza.

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Uso la scrittura per far incontrare brand e persone. Sorrido, cammino spesso scalza, non vivo senza scorte di zucca nel freezer. Sono come mi leggi.