Quibù
naming
Posso dire senza esitazioni che questo è stato uno dei progetti più difficili a cui ho lavorato. Ho avuto paura di sbagliare. Di non essere all’altezza. Di non riuscire a comprendere fino in fondo. Di urtare, senza volerlo, sentimenti ed emozioni.
Per fortuna dall’altra parte dello schermo c’è Chiara, una persona super comprensiva, disponibile, attenta e delicata.
Chiara ha un progetto bello, importante, a cui crede tantissimo: costruire una community queer a tema viaggi.
Mi racconta delle sue avventure e di quelle della comunità queer a cui appartiene, di viaggi belli e memorabili, ma anche delle difficoltà incontrate in un mondo che non sempre sa essere accogliente. "Voglio creare uno spazio, dove ogni persona possa sentirsi libera da etichette e confini, anche lontano da casa."
Prendo coraggio e accetto il lavoro. Da queste premesse nasce Quibù.
Il rational di Quibù
Quibù è un neologismo che ha origine delle parole "queer" e "tribù", che si fondono insieme per creare un'identità nuova, forte delle sue radici ma aperta al mondo.
Il termine "tribù" evoca un senso di appartenenza e protezione, di legami che si intrecciano per formare una rete solida e accogliente. Si riferisce a un gruppo di persone unite da interessi, esperienze o obiettivi comuni, che non solo condividono un'identità queer ma sono anche impegnate in un viaggio collettivo di scoperta e autoaffermazione.
La visione di Quibù? Diventare un punto di riferimento per chi vuole esplorare il mondo senza rinunciare a sentirsi parte di una comunità. È un desiderio di costruire una "tribù"che esplora, un gruppo che desidera scoprire nuovi luoghi e nuove dimensioni dell'essere umano.
Un nuovo modo di viaggiare autentico e rispettoso.
Il futuro di Quibù
La storia di Quibù è appena cominciata, ma il cammino promette di essere ricco di incontri, sorrisi e, soprattutto, accettazione.
“Silvia si è presentata in modo umile e attento.
Ho percepito, nelle sue parole, la cura e la professionalità che volevo per chi avrebbe creato il nome di questo progetto a cui tengo moltissimo.
La parola Quibù è stata proposta insieme ad altre. In qualche modo e per qualche motivo mi sono piaciute tutte... alcune mi hanno colpita, altre emozionata.
Quibù, però, è quella che ha centrato lo spirito del progetto e l’ho trovata perfetta sia nella comunicazione, sia nel suono che nel significato.
La storia di Quibù è appena cominciata e anche la collaborazione con Silvia, con la quale sicuramente ci saranno altre occasioni per lavorare insieme.”