Ieri mi sono imbattuta in questo articolo di Bernadette Jiwa sulla brand awareness (in termini meno marketing notorietà del marchio). Se ancora non conosci Bernadette, ti consiglio di seguirla. Lei è divina. Non solo perché è australiana, bionda con gli occhi azzurri, ma perché si occupa di brand storytelling.
E lo fa molto bene. Non a caso il suo sito si chiama “The Story of Telling”.
Se leggi la sua about page troverai cose interessanti come:
“Marketing is not a department—it’s the story of how you create difference for your customers”
o
PRODUCT – MEANING = COMMODITY
PRODUCT + MEANING = BRAND
o ancora
“Good marketing tells the story. Great marketing is the story”
Ma torniamo a noi. Il post racconta di come chiunque abbia un’attività online dovrebbe intendere la brand awareness, paragonando la vecchia scuola di pensiero con i metodi attuali.
In sostanza in passato, per costruire credibilità intorno a un marchio e dargli visibilità, si ruotava intorno a questi concetti:
- Fai qualcosa per tutti (senza distinzioni).
- Racconta la tua storia (dell’azienda).
- Cattura l’attenzione del cliente (non importa come, basta che compri).
- Costruisci la tua brand awareness (e chissene dei consumatori).
Oggi le cose sono un tantino diverse e, attenzione attenzione, chi riesce a far crescere la sua attività lo fa perché ha capito l’importanza di spostare il focus dall’azienda alle persone. In particolare bisogna assicurarsi di:
- Conoscere la storia del cliente. Ne parliamo anche a CON-TESTO ma, chiunque si occupi di branding ed è un professionista ti dirà che, invece di rivolgerti a tutti, devi selezionare con cura i tuoi acquirenti in base a ciò che fai.
- Pensare a come puoi essergli utile. Quando proponi i tuoi prodotti o servizi chiediti se quello che stai offrendo serve davvero ai tuoi clienti o se lo fai solo per incrementare i tuoi guadagni.
- Dargli una storia da raccontare. Non c’è niente da fare: le storie piacciono a tutti. Suscitano emozioni. Permettono alle persone di identificarsi, sentirsi coinvolte, affezionarsi al marchio e sceglierlo rispetto alla concorrenza.
- Avvicinarlo al brand. E qui ti rimando alla mia riflessione su come creare un brand di valore e farsi scegliere.
Cosa c’entra tutto questo con i contenuti? C’entra eccome.
Se siamo d’accordo che un brand deve costruire tutta la sua notorietà pensando ai suoi clienti, e non vantandosi solo delle sue competenze, ogni cosa che andrai a scrivere – e raccontare, contribuirà a costruire significati intorno al tuo brand. A renderlo unico e a dargli valore.
Così le persone ti sceglieranno sì per quello che fai, ma soprattutto per come le farai sentire.
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