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4 cose sulla brand awareness

Ieri mi sono imbattuta in questo articolo di Bernadette Jiwa sulla brand awareness (in termini meno marketing notorietà del marchio). Se ancora non conosci Bernadette, ti consiglio di seguirla. Lei è divina. Non solo perché è australiana, bionda con gli occhi azzurri, ma perché si occupa di brand storytelling.
E lo fa molto bene. Non a caso il suo sito si chiama “The Story of Telling”.
Se leggi la sua about page troverai cose interessanti come:

“Marketing is not a department—it’s the story of how you create difference for your customers”

o 

PRODUCT – MEANING = COMMODITY
PRODUCT + MEANING = BRAND

o ancora

“Good marketing tells the story. Great marketing is the story”

Ma torniamo a noi. Il post racconta di come chiunque abbia un’attività online dovrebbe intendere la brand awareness, paragonando la vecchia scuola di pensiero con i metodi attuali.
In sostanza in passato, per costruire credibilità intorno a un marchio e dargli visibilità, si ruotava intorno a questi concetti:

  1. Fai qualcosa per tutti (senza distinzioni).
  2. Racconta la tua storia (dell’azienda).
  3. Cattura l’attenzione del cliente (non importa come, basta che compri).
  4. Costruisci la tua brand awareness (e chissene dei consumatori).

Oggi le cose sono un tantino diverse e, attenzione attenzione, chi riesce a far crescere la sua attività lo fa perché ha capito l’importanza di spostare il focus dall’azienda alle persone. In particolare bisogna assicurarsi di:

  1. Conoscere la storia del cliente. Ne parliamo anche a CON-TESTO ma, chiunque si occupi di branding ed è un professionista ti dirà che, invece di rivolgerti a tutti, devi selezionare con cura i tuoi acquirenti in base a ciò che fai.
  2. Pensare a come puoi essergli utile. Quando proponi i tuoi prodotti o servizi chiediti se quello che stai offrendo serve davvero ai tuoi clienti o se lo fai solo per incrementare i tuoi guadagni.
  3. Dargli una storia da raccontare. Non c’è niente da fare: le storie piacciono a tutti. Suscitano emozioni. Permettono alle persone di identificarsi, sentirsi coinvolte, affezionarsi al marchio e sceglierlo rispetto alla concorrenza.
  4. Avvicinarlo al brand. E qui ti rimando alla mia riflessione su come creare un brand di valore e farsi scegliere.

Cosa c’entra tutto questo con i contenuti? C’entra eccome.
Se siamo d’accordo che un brand deve costruire tutta la sua notorietà pensando ai suoi clienti, e non vantandosi solo delle sue competenze, ogni cosa che andrai a scrivere – e raccontare, contribuirà a costruire significati intorno al tuo brand. A renderlo unico e a dargli valore.
Così le persone ti sceglieranno sì per quello che fai, ma soprattutto per come le farai sentire.

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Uso la scrittura per far incontrare brand e persone. Sorrido, cammino spesso scalza, non vivo senza scorte di zucca nel freezer. Sono come mi leggi.